aromaterapia

AROMATERAPIA

Il termine ” aromaterapia ” viene spesso usato, ma quanto la conosciamo ?

Il termine ” aromaterapia ” ha significati diversi a seconda dei Paesi in cui viene usato, per esempio in Inghilterra, Russia, negli USA e in Francia. Contrariamente a ciò che si pensa, il termine aromaterapia non identifica esclusivamente l’utilizzo olfattivo degli olii essenziali, bensì comprende tutte le applicazioni: topica ( massaggi, impacchi, applicazioni pure ), inalatoria e orale. Quindi, più correttamente, il termine sta ad indicare ” l’utilizzo degli olii essenziali per il mantenimento della salute o per la terapia “.

CENNI STORICI: in tutte le culture umane le piante aromatiche hanno goduto di uno status particolarmente importante, proprio per le loro caratteristiche organolettiche. Cenni all’utilizzo di resine, piante aromatiche, spezie, incensi ed olii grassi infusi di piante aromatiche si ritrovano nei testi sumerici, eppure l’utilizzo a scopo terapeutico degli olii essenziali è molto più recente. Nonostante sia probabile che la teoria e la pratica della distillazione fossero conosciute in ambito arabo intorno al 1000 d.C., fu solo nell’alto medioevo che questa tecnica fu utilizzata per ottenere gli olii essenziali, e fu solo intorno al 1920 che il chimico francese René Maurice Gattefossé contribuì alla rinascita dell’interesse per i trattamenti naturali, grazie ai suoi studi sulle proprietà medicinali dell’essenza di lavanda ed alle sue applicazioni ai militari feriti della prima guerra mondiale.

PRINCIPI TERAPEUTICI: alcuni olii essenziali esercitano una serie di effetti a seguito della loro applicazione; A) effetti sul sistema nervoso centrale e sul sistema nervoso periferico; B) effetti controirritanti; C) effetti anestetici locali; D) effetti antispasmodici; E) effetti balsamico-espettoranti; F) effetti antiflogistici.

UTILIZZO: gli olii essenziali possono essere utilizzati con varie modalità: 1) applicazione cutanea; 2) bagni e pediluvi profumati; 3) massaggi, che utilizzano oliI essenziali diluiti in olii vegetali nel ruolo di eccipienti; 4) maschere; 5) fanghi; 6) creme e lozioni; 7) vaporizzazione, diffondendo in aria le proprietà degli olii.

APPLICAZIONE: in aromaterapia si usano quasi sempre gli olii essenziali fortemente diluiti in un solvente adeguato, per ridurre i rischi di reazioni avverse, in particolare di reazioni di ipersensibilità; vista la forte lipofilicità degli olii essenziali, i solventi più utilizzati sono gli olii grassi e l’alcool. La percentuale di diluizione per una applicazione topica dipenderà: dall’area di pelle interessata ( maggiore l’area, minore la percentuale di olio essenziale nel vettore ), dalle condizioni della pelle ( l’assorbimento aumenta in caso di pelle lesionata o altrimenti non sana, di pelle fortemente idratata, di pelle detersa e di temperature corporee elevate ), dal tipo di olio ( olii maggiormente aggressivi, come ad esempio timo, origano, chiodi di garofano, cannella, etc., devono essere utilizzati a percentuali minori ) e dalla condizione che si desidera trattare.

AVVERTENZE: prima di proporre qualsiasi trattamento con olii essenziali è indispensabile accertarsi che il cliente non abbia una intolleranza o allergia specifica; gli olii essenziali non vanno applicati MAI puri sulla cute; gli olii essenziali possono provocare effetti collaterali più o meno importanti in conseguenza della via di assunzione, della quantità, dello specifico olio essenziale assunto, dell’età, del peso corporeo individuale e di specifiche patologie preesistenti.

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