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LAYERING CAPELLI

Layering: un rituale di bellezza per i capelli in cinque passaggi: eccoli.

Quando il ” layering “ viene applicato ai capelli, i benefici sono evidenti: salute, morbidezza e radiosità. La tradizione viene anche questa volta dal Sol Levante, ma si può reinterpretare anche ” all’occidentale “.

STEP 1: PRE-SHAMPOO: è il passaggio più trascurato, ma anche il più importante. Come la cura della pelle, anche quella dei capelli comincia con l’olio: un impacco da mezz’ora con olio di jojoba, di ricino, di noce o di avocado. Si applica sul cuoio capelluto e si tiene in posa per rinforzare le radici.

STEP 2: SHAMPOO: in Oriente lo fanno doppio (si sciacqua il primo passaggio di shampoo e poi si rimette). Fondamentale in questa fase sono i gesti, che devono massaggiare il cuoio capelluto con movimenti circolari. Lo shampoo va scelto in base all’esigenza: la jojoba per combattere la mancanza di idratazione, la cheratina per nutrire e rinforzare, l’estratto di pompelmo per richiudere le squame (per i capelli trattati e colorati) e la chitina unita all’alga rossa per dare volume.

STEP 3: BALSAMO O MASCHERA: queste texture, da risciacquare, vanno applicate solo sulle lunghezze, per non ungere le radici. La scelta tra i due è una questione di gusti, ma anche di necessità, perché le maschere sono più ricche. La scelta del tipo di soin invece, come per lo shampoo, dipende dalle esigenze dei propri capelli: si possono sfruttare sfrutta gli stessi principi attivi già elencati per le diverse problematiche.

STEP 4: TRATTAMENTO SENZA RISCIACQUO: la fase del cosiddetto ” pre-brushing “ serve a preservare il colore, proteggere i capelli dagli styling successivi e dare brillantezza. Per farlo serve un prodotto – crema, spray, olio o  siero – da applicare sui capelli bagnati e tamponati, senza bisogno di risciacquo. Esistono preparati a base di olio di macadamia e ceramidi che agiscono durante la notte per rigenerare la capigliatura in profondità, rendendola luminosa e disciplinata.

STEP 5: FINISHER: è la fase del brushing vero e proprio, cioè dell’asciugatura e della messa in piega. Per non rovinare i capelli, le giapponesi li tengono avvolti in un asciugamano ( senza sfregarli ) per tamponare l’acqua, poi li pettinano in modo delicato (possono bastare le dita perché ormai sono ben districati e morbidi) e, quando possibile, li fanno asciugare all’aria aperta. Questa è infatti l’asciugatura meno traumatica, ma quando si deve uscire di casa o andare a dormire il phon non si può evitare. Una volta asciutti, basta scegliere il proprio styling e procedere con la messa in piega: inutile dire che l’hairstyle naturale, come i lunghi capelli lisci delle asiatiche, è quello che fa meno danni, mentre ferri, bigodini e spazzole termiche stressano il capello, che andrebbe prima preparato con spray termo-protettori. Tocco finale: la lacca, meglio se vegetale e anche questa ad hoc per il proprio capello.

Nouvelle Esthétique Académie