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COME CAMBIA IL CORPO IN GRAVIDANZA

La pancia che cresce è solo uno dei tanti cambiamenti che il corpo subisce in gravidanza. Ecco cosa succede.

La pancia che cresce è solo uno dei tanti cambiamenti che il corpo subisce in gravidanza. Segue il seno, che si ingrossa, cambiando anche di colore e ” struttura “. Alcune modifiche ti faranno sentire bellissima, altre un po’ meno, e questo è normale. Se da un lato i capelli saranno forti e robusti come mai prima, la pelle potrebbe riscontrare qualche imperfezione. Ma non è sempre certo: ogni donna è a sé. E ogni corpo ha la sua storia. Ecco cosa accade al corpo.

CAPELLI BELLISSIMI: durante la gravidanza i capelli vivono un momento magico: sono folti, lucenti, morbidi, splendenti. L’equilibrio ormonale di cui gode la donna gravida che è favorevole alla crescita dei capelli: per questo motivo appaiono più forti e più belli del solito. Il notevole aumento degli estrogeni ( gli ormoni femminili per eccellenza ) che si ha durante la gestazione, comporta infatti che la fase della crescita ( anagen ) duri più a lungo di quella della caduta ( telogen ). In altre parole, i capelli che normalmente cadrebbero continuano a crescere, rinfoltendo la capigliatura, che diventa più forte e luminosa.

IL SENO: durante la gravidanza il seno è una della zone che, oltre alla pancia, cambia di più. I dotti galattofori, i canalini cioè attraverso i quali passerà il latte materno, crescono di numero e si ingrossano, la cute si tende, le areole si allargano e si scuriscono a causa di una maggiore pigmentazione della cute. Inoltre possono comparire i tubercoli di Montgomery, rigonfiamenti che ammorbidiscono la pelle dei capezzoli e la proteggono dai germi. I capezzoli stessi diventano più sensibili, si allungano e si erigono per facilitare la suzione al neonato. Dal terzo o quarto mese si possono notare alcune vene bluastre, ma non bisogna temere: il reticolo venoso si ingrossa per permettere il passaggio di un maggior volume di sangue. Inoltre, diventa più evidente perché lo strato adiposo sottocutaneo diminuisce, evidenziandolo.

MASCHERA GRAVIDICA O CLOASMA: in gravidanza può capitare che sul viso compaiano delle macchie scure sulla pelle. Di solito si posizionano sopra le labbra, la fronte, le guance e il naso: è la cosiddetta ” maschera gravidica “. Il termine medico del fenomeno è cloasma o anche melasma gravidico e affiora principalmente d’estate a causa dei raggi solari. Purtroppo una volta comparso è molto difficile eliminarlo e si può solo ridurre o camuffare. Per attenuare le macchie della pelle in gravidanza si può applicare sempre uno schermo solare ad elevata protezione, anche quando la giornata è nuvolosa e dopo il bagno. Fra le sostanze ritenute migliori dagli esperti per schermare la pelle ci sono l’ossido di zinco e il diossido di titanio, da spalmare 15 minuti prima di esporsi al sole. Utile anche indossare un cappello a tesa larga e stare il più possibile all’ombra, anche usando i filtri solari. Importante è non usare creme cosmetiche esfolianti e scrub, evitando anche la depilazione dell’area ricoperta dalle macchie.

LA PELLE DEL VISO: i cambiamenti che la pelle subisce durante la gravidanza variano da donna a donna. Alcune possono riscontrare una maggiore luminosità ed elasticità, altre invece possono accusare impurità e brufoletti. In questo secondo caso, la situazione si attesta a mano a mano che procede la gravidanza, ma se la situazione non dovesse migliorare, comportando quindi disagio, è bene rivolgersi al proprio dermatologo.

LA GABBIA TORACICA SI ALLARGA: durante la gravidanza il corpo subisce un cambiamento profondo. Oltre alle note modifiche che riguardano il seno e la pancia, sono le ossa quelle che cambiano: le ossa del bacino e i fianchi si allargano leggermente man mano che il bambino cresce; e persino la gabbia toracica si espande un po’ per la spinta dell’utero dal basso.

SMAGLIATURE: in gravidanza è più che normale che compaiano le smagliature: esse sono dovute principalmente alla tensione improvvisa che i tessuti subiscono con l’aumento del pancione. Sono una vera e propria infiammazione del tessuto elastico presente a livello della pelle, che poi guarisce lasciando una cicatrice che all’inizio si presenta come una stria rossa, dopodiché diventa bianca. Questi segni compaiono nei momenti di maggiore trazione del tessuto elastico: quando si aumenta rapidamente di peso, quando si cresce in pochissimo tempo e, naturalmente, in gravidanza. Le zone del corpo più a rischio sono addome e seno, proprio perché subiscono un aumento repentino che non sempre la pelle riesce a sostenere.

I CAPILLARI DELLE GAMBE: nel primo trimestre della gravidanza possono comparire capillari in evidenza e varici ( dilatazioni venose ). Ciò dipende dal cambiamento ormonale, che porta ad una maggiore produzione di estrogeni e progesterone, ormoni che favoriscono la dilatazione delle vene le quali, di conseguenza, perdono di elasticità. Dal quarto mese aumenta la quantità di sangue in circolo, le vene sono così sottoposte a stress maggiore e il ritorno venoso diventa più difficoltoso  Nell’ultimo trimestre infine, altri due fattori vanno ad incidere sulla funzionalità circolatoria: l’ingrossamento dell’utero che va a comprimere le vene iliache ( del bacino ) e rallenta il flusso di ritorno e, ahimè, l’aumento di peso che ostacola la circolazione del sangue a livello delle gambe.

GAMBE GONFIE: il motivo dell’edema agli arti inferiori è imputabile al difficoltoso ristagno venoso. E anche alla ritenzione idrica, dovuta alla cattiva circolazione per motivi ormonali. I rimedi per combattere il gonfiore ? Svolgere una leggera attività fisica per almeno 30 minuti al giorno. Al mare è utile camminare tenendo i piedi in acqua così da poter usufruire anche del ” massaggio ” delle onde. Praticare leggeri massaggi con creme o gel a base di escina  ( derivato dell’ippocastano a proprietà antinfiammatorie ), oppure a base di vite rossa, edera o mirtillo (stimolano e proteggono il microcircolo) o ancora formulati con olii essenziali come mentolo e canfora che danno un effetto rinfrescante e drenante. Niente sole eccessivo diretto sulle gambe perché il calore favorisce lo sfiancamento delle vene. Indossare calze elastiche utilissime contro i gonfiori e la sensazione di pesantezza: queste agiscono favorendo il ritorno del sangue dagli arti al cuore esercitando unavpressione decrescente dalle caviglie alle cosce.

PRURITO: è una forma di dermatite caratterizzata da papule escoriate che procurano prurito. La dimensione è di 1-2 mm e sono localizzate sulla superficie degli arti inferiori e superiori. Si distinguono due tipi clinici di prurito: una forma precoce ( 25-29 settimane ) con eruzioni localizzate alle estremità e al tronco, ed una forma tardiva che compare verso il termine di gravidanza con eruzioni localizzate all’addome. Nella maggior parte dei casi le papule scompaiono dopo tre settimane dalla nascita del bambino. La terapia è sintomatica ed è a base di antistaminici.

GENGIVE INFIAMMATE E DENTI SENSIBILI: durante la gravidanze, le numerose modificazioni ormonali a cui la donna va incontro possono favorire l’infiammazione delle gengive, con la comparsa o il peggioramento di malattie come la gengivite o la parodontite. A causa di nausea e vomito, inoltre, lo smalto dei denti può erodersi fino ad aumentare il rischio di carie. Il motivo è dato da un aumento dei succhi gastrici, erosivi per eccellenza, e del reflusso gastrico.

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